Tutto nasce in Telecom Italia Sparkle, ad Acilia, dove incontro un matto con 3 moto e 9 vespa.
Una delle 3 moto è una Moto Morini Kanguro X3 di non si sa bene quale anno, sostanzialmente un mezzo catorcio ma, a dir suo, con un gran motore.
Fatto sta che un giorno arrivo al solito parcheggio e vedo una moto piuttosto sgangherata, bicilindrica, azzurra e mi dico che si, deve essere lei. Arrivo in ufficio e ne ho la conferma: la vecchietta malconcia è del mio collega.
Durante la pausa pranzo succede il fattaccio: me la fa provare!!
Pochi metri dentro il parcheggio, una sola curva mi basta per capire che la ragazza è maneggevole, docile, vogliosa di pieghe. Passo il pomeriggio su moto.it e subito.it a cercarne una, mi informo sui vari modelli, leggo recensioni e articoli dell'epoca... insomma monta nella mia testolina un pensiero malsano: voglio capire quanto costa un bidone del genere
La faccio breve e ve la presento, ancora a casa del suo ormai ex proprietario, proprio nel momento, il 16/12/2019, nel quale sta salendo sul furgone che la porterà da me
|
Saluta il tuo precedente proprietario |
|
Ben legata, pronta per il viaggio Lecco-Fiumicino |
Due giorni dopo, il giorno prima del mio 51esimo compleanno, arriva a casa mia
Eccola mentre scende la rampa del furgone che l'ha trasportata.
E finalmente eccola nel mio giardino, ancora con tutti quegli adesivi e accessori che le impedirebbero di essere iscritta al registro delle moto storiche... sei bellissima ma dobbiamo ancora presentarci
|
A fianco della Gigiona, nella sua nuova capanna |
Inizia la fase di pulizia e sistemazione di alcune cosette, per riportarla alla condizione perfettamente uguale a quando uscì di fabbrica... o quasi, dal momento che qualche botta nel corso dei suoi 34 anni di vita l'ha presa.
Comincio con lo staccare gli adesivi, con la massima cura per evitare residui di colla o, peggio, di rovinare la vernice. Phon da carrozziere (a metà potenza per evitare di squagliare le plastiche), delicatezza e pazienza, un po' di alcool per pulire qualche residuo di colla e il gioco è fatto.
Cominciamo a fare conoscenza, via qualche sovrastruttura, una svitata qua, una smartellata là...
A proposito di martello: svitare il tappo dell'olio è un lavoro che richiederà qualche giornata e non poca apprensione, per non parlare dei calendari!!. Alla fine, phon da carrozziere, WD40, martello e scalpello et voilà: olio nuovo per la ragazza
E questa macchia sul collettore da cosa sarà causata?? Non saprei proprio ma di certo non può restare lì. Smonto i collettori e tutto lo scarico; rimuovere il compensatore è un lavoraccio ma anche lì WD40 e phon sono gli strumenti vincenti
Ecco i silenziatori in modalità salame che si asciugano dopo una doppia mano di nero per alte temperature.
Si lo so, non sei assicurata ancora ma non posso resistere: un giretto di pochi km, su strade poco frequentate e torniamo a casa, promesso.
Ma?? Cosa...?? Che vedo là?? Forse non ho pulito tutto come credevo!!!
Fammi smontare il carter e diamo un'occhiata.
Eh no diamine... qui c'è un problema grande come la mia capoccia, una perdita d'olio enorme, sembra un film horror quando qualcuno viene sgozzato... guarda che roba!!
Che sarà mai?? Toccherà smontare tutto il motore per saldare da dentro e sistemarla?? Oddio che fregatura ho preso...
E invece no! Si, il danno è brutto, causato probabilmente da un trapano usato per rimuovere un bullone ostico a svitarsi; qualcuno ha forato la paratia interna della coppa.
L'idea vincente è usare due grani uno... in culo all'altro e un po' di pasta per guarnizioni e il danno è riparato.
Certo, avrei preferito non vedere questa oscenità, è comunque un punto di debolezza ma... di necessità virtù, mai mollare!!
Ed eccola qui, pronta per finire sul registro storico... speriamo bene!