mercoledì 23 settembre 2020

Spaesato

Vent'anni, pochi meno, passati a dirmi che sono sempre insoddisfatto, che l'amore, il sesso, le coccole sono cose da ragazzini e che noi non lo siamo più.

Vent'anni passati a dirmi che l'uomo a 50 anni impazzisce, cerca la gioventù e con essa donne giovani e belle.

Vent'anni!

E ora? Ora che quella insoddisfatta sei tu? No, non critico l'insoddisfazione, conosco bene la bestia e alla fine mica sono perfetto. L'amore prima o poi finisce lo so, però adesso vorrei vedere la coerenza di chi ha trascorso vent'anni a deridermi. Adesso vorrei vedere che l'insoddisfazione è una bestia che va domata, ammansita, governata e addolcita attraverso la bontà d'animo e la complicità dei ricordi delle tante belle cose fatte insieme.

Vorrei riconquistarti ma non so come.

Vorrei lasciarti andare ma non so guardare oltre.

Forse la strada giusta è circondarmi di cose che non ti contemplino.




sabato 12 settembre 2020

Muri di gomma

Sto imparando a comunicare il mio pensiero solo quando ritengo utile che gli altri lo conoscano, diversamente a tacere.

Ho sensibilmente ridotto il numero di parole pronunciate!!

sabato 5 settembre 2020

Ciao

Ciao a te, al tuo stare sempre bene e a me... povero scemo.
Ciao a te, al tuo equilibrio da trampoliere e a me mentre mi verso da bere. 
Ciao a te che di cosa vivi ancora non so, forse di te, certo non con me.
Ciao a te, da dove vieni e dove vai ma come non lo sai.
Ciao a me, che ho smesso di vederti perché non ti guardo più.
Ciao a te, che mi sembri un vaso vuoto, un muro di gomma, un treno su un binario.
Ciao a me, povero sciocco 

venerdì 21 agosto 2020

Luci

Le ho spente.
Si ok, su una strada conosciuta, però le ho spente. Ed era buio, mica poco. 
Ho passato anni e speso soldi per fare luce e stanotte le ho spente. 
Tutte. 
Stavo bene. 
Ho giocato nel buio, a fare il solitario, a seguire l'istinto, a fare il marinaio. 
Non volevo tornare ma sono tornato. 
Forse più vuoto, come quell'ultimo bicchiere. 
Forse più pieno, come la prossima bottiglia 

sabato 15 agosto 2020

Prigionieri

... dei luoghi comuni, delle etichette, della conoscenza priva di esperienza, del giudizio privo di empatia, dell'incomprensine, della necessità di condividere la propria vita solo per necessità biologiche e di prosecuzione della razza.
Siamo tutti prigionieri. 
Chi ne è consapevole, chi no 

giovedì 13 agosto 2020

Alla fine

 Alla fine siamo sempre qua, sempre al punto di partenza.

Snoccioliamo chilometri su chilometri, consumiamo gomme, bicchieri, gli angoli più remoti delle nostre anime e alla fine... alla fine siamo sempre qua.

Tutto questo girare in tondo, per cosa? Qual è la certezza o forse solo la vigliaccheria che ci impone di tornare sempre da dove siamo partiti? 

Siamo moto turisti, non esploratori. 

Alla mia

Non c'è bicchiere pieno che possa colmare un vuoto interiore ed ecco perché serve una bottiglia, bevuta bicchiere dopo bicchiere 

mercoledì 15 luglio 2020

A Dania, mia moglie

Siamo qua, a un passo dal capolinea, senza nemmeno sapere come ci siamo arrivati.

In realtà lo sappiamo: passo dopo passo, come succede per tutte le cose. Solo che senza rendercene conto erano passi verso il niente, il vuoto, il baratro, la fine... chiamala come vuoi.

E anche questo non è vero. Lo sapevamo, io sicuramente si, quante volte te l'ho detto? Perché non sono stato capace di cambiare strada? Perché ho permesso ad entrambi di arrivare sin qui?

E' davvero solo colpa tua? Davvero non lo credo ma se una colpa mi attribuisco è quella di essermi adeguato, di essermi sentito solo a combattere una battaglia nostra ma voluta solo da me, di aver creduto alla tua sicurezza riguardo la non necessità di condividere amore. Chissà cosa provi e cosa pensi tu?! Tu, così silenziosa da essere più sola e solitaria di me.

Adesso guardo il futuro e non me lo so immaginare, lo vedo vuoto, senza voglia e quindi possibilità di avere di nuovo qualcosa da costruire, è con te che ho costruito tutto ed è senza di te che tutto finisce.

Prima di te non avevo nulla, ero giovane, ambizioso, desideroso di quella famiglia che da sempre sognavo. Dopo di te cosa ci sarà? Solitudine! Un po' per vocazione, un po' perché non mi interessa ricostruire. Davvero non so immaginarmi.

Resterò attaccato a questa famiglia romana? Sicuramente ai miei figli, forse anche a tua madre, glielo devo, spero di esserne capace; chissà se anche a tua sorella e ai suoi figli?! A lei auguro un nuovo inizio.

Alla fine si sopravvive a qualsiasi dolore ma perché non merito un po' di pace?

domenica 15 marzo 2020

05 Trasformismi: modellazione staffa

Per costruire la staffa devo prima posizionare radialmente la pinza sul disco.
Posiziono 10 strati di nastro isolante sul disco e dopo di che ci appoggio la pinza, semplice ed efficace















Ora utilizzo un materiale duttile e costosissimo per realizzare il primo modello della staffa: il cartone!



Questo è il primo prototipo. Sono molto soddisfatto per la buona precisione dei due fori per l'ancoraggio al gambale, meno per quelli sulla pinza.
Lo step successivo sarà realizzare la staffa in legno o altro materiale rigido ma facilmente lavorabile.







Stay tuned!!

sabato 14 marzo 2020

e quando

Sono qua sdraiato ad ascoltare musica, con l'anima che fa sentire i suoi respiri, sereni.
Mi viene in mente quando dovevi andare all'ospedale ed io ero lì con te. 
Oppure quando sono nati i miei figli ed io ero lì con te. 
Quella volta che si è rotto il tubo dell'acqua ed io ero lì con te. 
Quando sono morti i vostri padri... io ero lì con te. 
Quando è stato male tuo marito, oh cazzo, io ero lì con te. 
... e quando io sono caduto in ginocchio, eh si, io e solo io ero lì 

Piccoli progetti

Chi non ne ha? Grandi, piccoli, a lungo o breve termine, costosi, moralmente impegnati, futili.
Tutto fermo, tutto in un cassetto, tutto congelato. 
Mi basterebbe poter fare 1 km a piedi, 10 minuti di tempo, e il mio piccolo progetto potrebbe proseguire. 
Tutto fermo! 
Persino il giorno del giudizio si allontana, quel giudizio tanto non ci sarà perché, anche quando tutto si muove, tutto è maledettamente fermo! 

venerdì 13 marzo 2020

04 Trasformisfi: posizionamento disco e pinza

Adesso devo determinare la posizione del disco, quindi lo spessore che avrà la flangia in alluminio.


Un bullone e un po' di rondelle fanno al caso mio. Dalla foto non si evince ma uso rondelle di spessore differente, per avere una maggior modularità e ottenere spessori diversi e sempre più precisi. Farò parecchie prove, ognuna comporterà aggiungere o togliere rondelle a due bulloni (ancoro il disco con due bulloni contrapposti: due per essere veloce, contrapposti per garantire al disco di essere approssimativamente in asse), a volte smontare e rimontare tutto.
Alla fine determino che lo spessore 23 mm mi consentono di avere le due facce dei due attacchi (pinza e gambale) sullo stesso asse.

Benone, sono a buon punto!
Adesso manca solo progettare la staffa.
Per farlo devo prima risolvere un altro problema. Sino ad ora, ho posizionato la pinza sul disco appoggiandocela ma quando il disco girerà davvero, la pinza dovrà stare ad una certa distanza dalla faccia sottile del disco


mumble mumble...

lunedì 9 marzo 2020

03 Trasformisfi: prime prove








Questa è la fessura di 8 mm all'interno della quale sta il disco ed è solidale alla parte che incorpora gli attacchi della pinza:
è questo il riferimento stabile e preciso che cercavo!
Il mio disco deve stare al centro di questa fessura.








Rimonto, per l'ennesima volta perché di prove ne ho già fatte a milioni, il disco e la pinza






Ricavo da una barra di alluminio due spessori da frapporre tra il  disco e le parti laterali della sua "sede". Siccome la misura dei due spessori è identica, il disco risulterà per forza di cose al centro.

In foto si vede solo la parte lunga della barra che ho usato ma giuro che a destra del disco ce n'è una più piccola ma di egual spessore, che è ciò che mi serve!

Bene, ora il disco è al centro della pinza. Con l'aria compressa spingo nuovamente i pistoncini a battuta sul disco. A questo punto il corpo disco-pinza ha una sua stabilità e una sua logica d'insieme. Devo solo determinare lo spessore del distanziale in modo preciso, per fare in modo che l'attacco sulla pinza risulti sullo stesso asse di quello sul gambale, in questo modo la staffa che li unirà sarà semplice da realizzare e... semplicità = economicità!

venerdì 6 marzo 2020

mi ricorderò

Mi ricorderò di te e di tutte le volte che mi hai detto di no.
Mi ricorderò di fare cose e di tutte le volte che mi hai detto di no. 
Andrò avanti e di quando mi hai detto di no. 
Mi ricorderò di fare altro e di tutte le volte che mi hai detto di no. 
Mi ricorderò di riprovarci e di tutte le volte che mi hai detto di no. 
Mi ricorderò di essere me stesso e di tutte le volte che mi hai detto di no. 
Mi ricorderò di dimenticare e di tutte le volte che sarò stato me stesso.
Mi dimenticherò che tu dormi e che io no, mai! A costo di me stesso 

02 Trasformisfi: analisi tecnica pratica

Dunque, il problema maggiore è che la posizione della pinza è in funzione della posizione del disco e... viceversa!
Da che parte inizio, dio santo?!?!?

Piazzo la pinza e poi sposto il disco o piazzo il disco e poi sposto la pinza?

Per risolvere il quesito valuto la difficoltà realizzativa delle due componenti che comunque sarà necessario fare: distanziale mozzo-disco e staffa di ancoraggio gambale-pinza.

Beh, il distanziale altro non è che una..."mega rondella"😀, ne va determinato solo il diametro e lo spessore.
La staffa... eh, la staffa potrebbe essere un problema! Non solo deve spostare in avanti la pinza ma, nel caso in cui il disco non fosse posizionato correttamente, dovrebbe anche spostarla verso il mozzo, piuttosto che verso l'esterno.

A occhio e croce direi che spostare il disco sull'asse del mozzo sarebbe più semplice, sempre considerando i vincolo imposti dal gambale.
Prima decisione: la posizione della pinza comanda, il disco si adegua!

Cominciamo a smontare la ruota e a prendere qualche misura.




Questo è il disco originale, visto dal lato che poggia sul mozzo. Sono evidenti i segni di dove il disco appoggia sui suoi attacchi. La distanza che sto misurando sarà il diametro dello spessimetro mozzo-disco: 98mm, primo dato certo!!












Il problema vero è che il disco deve stare al centro della pinza. Inizialmente mi faccio fuorviare dal fatto che la pinza è flottante quindi sembra non avere un centro preciso, stabile. Come faccio a prendere le misure??
A complicare i miei calcoli c'è il fatto che sia il disco che le pastiglie non sono nuove e quindi gli spessori sono minori.
Faccio i miei calcoli e ragionamenti osservando la distanza tra le due pastiglie, prima a pistoncini completamente in sede, poi estratti (soffiati in fuori tramite aria compressa)... c'è sempre qualcosa che non mi torna, sempre in funzione della "flottanza" della pinza.

La verità è che non ci sto capendo un tubo ed ogni calcolo e decisione mi lascia perplesso, insicuro.

E poi la "geniale" osservazione




lunedì 2 marzo 2020

01 Trasformisfi: decisione e analisi tecnica teorica

Il dado è tratto: si modifica l'impianto frenante anteriore!!
Si tratta di decidere come... nulla di che.

La pompa Grimeca ha un pompante da 13 mm, è completamente revisionata e spinge, in un tubo in treccia nuovo di zecca, olio DOT4 anch'esso nuovo e perfettamente spurgato.
Per ora voglio ignorarla, diciamo che funziona correttamente.



















Il disco è in acciaio, 240 mm, 10 fori refrigeranti, morso da una pinza Grimeca a 2 pistoncini, anch'essa completamente revisionata.
L'impronta sul disco lascia pensare che le pastiglie non mordano bene il disco. Il risultato è comunque scarso, la moto non frena. Tocca cambiare qualcosa!!








Sostituire solo la pinza o anche il disco? Dopo aver indagato e studiato su internet un po' di impianti frenanti di moto di bassa cilindrata (e soprattutto peso!!) e di scooter ho preso una decisione drastica: adotterò un disco flottante da 320 mm e pinze, anch'esse flottanti, Brembo a 2 pistoncini, provenienti da un Ducati Monster 695 che monta un disco da 300 mm.
Vedremo cosa ne verrà fuori... ad maiora!!

venerdì 28 febbraio 2020

Sta moto non frena... rallenta si e no!

Pompa e pinza Grimeca, entrambe revisionate ma... niente, la ragazza rallenta senza frenare.
Tocca strizzare la leva per ottenere una frenata appena sufficiente, con la quale ho veramente poco feeling.




Inizia a montare una brutta idea... bah, vedremo!!

mercoledì 26 febbraio 2020

Ricominciare

Oh si che si può!
Lo facciamo almeno 50 volte al minuto, ad ogni respiro ricominciamo da zero, dai polmoni vuoti e strizzati! 
Ricominciare è solo una questione di abitudine, proprio come respirare. 
È il nostro istinto, il nostro spirito di sopravvivenza che ce lo impone. 
Ricominciare: nulla di più naturale... ma quanta cazzo di fatica ogni volta. 
La fatica non è data dalla durezza della salita, né dalla forza dell'avversario, è solo la disillusione, la consapevolezza della sconfitta, la desolazione dovuta alla pochezza di ciò che ci circonda... insomma, alla conoscenza del passato.
Basterebbe non aver consapevolezza del trascorso che ricominciare sarebbe un gioco stupendo, sarebbe un po' come vedere per la prima volta un sorriso, senza la certezza di averlo perso e... dover ricominciare 

martedì 25 febbraio 2020

Stronzo

Oggi mi sono meritato anche questo, una bella botta di stronzo.
Viene da un poco di buono quindi non mi ha toccato più di nulla ma resta l'amaro in bocca. 
No, non per l'epiteto assolutamente gratuito, bensì per l'ennesima dimostrazione che arroganza, prepotenza e ignoranza riescono a colpire e a farsi largo ben più della sensibilità, intelligenza e signorilità.
Si, lo ammetto, vorrei per una volta vedere la pochezza affogare davanti ai miei occhi per poter godere e, forse, tendere una mano per salvare il poveraccio, per poi voltargli le spalle e dimenticarmene per sempre. 
E invece... 

domenica 23 febbraio 2020

Registrata!!!




Si sono verificati un po' d'impiccetti, perché a noi le cose lisce alla prima proprio non riescono.
Abbiamo fatto il passaggio di proprietà... tutto ok!
Avviamo la procedura on line per l'iscrizione al Registro Storico e... taaac! Ecco il problema: sul certificato di proprietà il numero del telaio è errato.

In quei giorni sono in provincia d'Alesssandria, sale l'ansia di dover aspettare prima di poter provare a rimediare... maledetti grigi! Io proprio non so aspettare.
Però... prendo appuntamento al PRA di Alessandria, con la speranza di risolvere tutto seduta stante. Ovviamente no; serviranno due, tre giorni per emettere il duplicato, così mi dicono.

E invece il funzionario mi fa un bel regalo, già nel pomeriggio mi invia, tramite mail, il nuovo CDPD. Lo scarico subito e subito aggiorno la pratica sul sito della FMI.

Passa qualche giorno ed ecco che a casa arriva il corriere con un bel pacchettino di documenti... cosà saranno?!?!


un bel certificato che attesta l'iscrizione al Registro storico


















e la relativa tessera, dove, sul retro, compare la foto della moto, ritratta dal lato destro










Si!!! Sono soddisfatto!!!
Ora posso assicurarla e girarci in tutta serenità

venerdì 14 febbraio 2020

Kanguro

Tutto nasce in Telecom Italia Sparkle, ad Acilia, dove incontro un matto con 3 moto e 9 vespa.
Una delle 3 moto è una Moto Morini Kanguro X3 di non si sa bene quale anno, sostanzialmente un mezzo catorcio ma, a dir suo, con un gran motore.

Fatto sta che un giorno arrivo al solito parcheggio e vedo una moto piuttosto sgangherata, bicilindrica, azzurra e mi dico che si, deve essere lei. Arrivo in ufficio e ne ho la conferma: la vecchietta malconcia è del mio collega.
Durante la pausa pranzo succede il fattaccio: me la fa provare!!

Pochi metri dentro il parcheggio, una sola curva mi basta per capire che la ragazza è maneggevole, docile, vogliosa di pieghe. Passo il pomeriggio su moto.it e subito.it a cercarne una, mi informo sui vari modelli, leggo recensioni e articoli dell'epoca... insomma monta nella mia testolina un pensiero malsano: voglio capire quanto costa un bidone del genere

La faccio breve e ve la presento, ancora a casa del suo ormai ex proprietario, proprio nel momento, il 16/12/2019, nel quale sta salendo sul furgone che la porterà da me

Saluta il tuo precedente proprietario

Ben legata, pronta per il viaggio Lecco-Fiumicino



















Due giorni dopo, il giorno prima del mio 51esimo compleanno, arriva a casa mia



Eccola mentre scende la rampa del furgone che l'ha trasportata.


E finalmente eccola nel mio giardino, ancora con tutti quegli adesivi e accessori che le impedirebbero di essere iscritta al registro delle moto storiche... sei bellissima ma dobbiamo ancora presentarci


A fianco della Gigiona, nella sua nuova capanna

Inizia la fase di pulizia e sistemazione di alcune cosette, per riportarla alla condizione perfettamente uguale a quando uscì di fabbrica... o quasi, dal momento che qualche botta nel corso dei suoi 34 anni di vita l'ha presa.

Comincio con lo staccare gli adesivi, con la massima cura per evitare residui di colla o, peggio, di rovinare la vernice. Phon da carrozziere (a metà potenza per evitare di squagliare le plastiche), delicatezza e pazienza, un po' di alcool per pulire qualche residuo di colla e il gioco è fatto.

Cominciamo a fare conoscenza, via qualche sovrastruttura, una svitata qua, una smartellata là...
A proposito di martello: svitare il tappo dell'olio è un lavoro che richiederà qualche giornata e non poca apprensione, per non parlare dei calendari!!. Alla fine, phon da carrozziere, WD40, martello e scalpello et voilà: olio nuovo per la ragazza


E questa macchia sul collettore da cosa sarà causata?? Non saprei proprio ma di certo non può restare lì. Smonto i collettori e tutto lo scarico; rimuovere il compensatore è un lavoraccio ma anche lì WD40 e phon sono gli strumenti vincenti


Ecco i silenziatori in modalità salame che si asciugano dopo una doppia mano di nero per alte temperature.

Si lo so, non sei assicurata ancora ma non posso resistere: un giretto di pochi km, su strade poco frequentate e torniamo a casa, promesso.
Ma?? Cosa...?? Che vedo là?? Forse non ho pulito tutto come credevo!!!
Fammi smontare il carter e diamo un'occhiata.
Eh no diamine... qui c'è un problema grande come la mia capoccia, una perdita d'olio enorme, sembra un film horror quando qualcuno viene sgozzato... guarda che roba!!




Che sarà mai?? Toccherà smontare tutto il motore per saldare da dentro e sistemarla?? Oddio che fregatura ho preso...

E invece no! Si, il danno è brutto, causato probabilmente da un trapano usato per rimuovere un bullone ostico a svitarsi; qualcuno ha forato la paratia interna della coppa.
L'idea vincente è usare due grani uno... in culo all'altro e un po' di pasta per guarnizioni e il danno è riparato.
Certo, avrei preferito non vedere questa oscenità, è comunque un punto di debolezza ma... di necessità virtù, mai mollare!!
Ed eccola qui, pronta per finire sul registro storico... speriamo bene!




Ricominciamo da qua

La Benelli ha preso fuoco, ormai 5 anni fa, prima ancora di poter dire d'aver finito e di averla provata.
Sempre 5 anni fa, effettivamente è stato proprio un gran bel periodo, è successo qualcosa che mi ha portato per un anno intero lontano dai campi da rugby.
Gennaio 2017, 3 anni fa, mio suocero ha detto che bastava così, non gli interessava proseguire la sua esperienza terrena.
Anni di vita riassunti in poche righe... impossibile! Ma non mi va di raccontare tutto, semplicemente proverò a riprendere la cura di questo personale diario di viaggio, vediamo se questa volta sarò più costante!

Facciamo un passo indietro e iniziamo con lei, Alfea, la mia Moto Morini Kanguro 350


Carina eh?! Per saperne di più... torna indietro nel tempo e leggi questo