giovedì 1 marzo 2012

Ciao a....voi

Era il 1981, avevo solo 13 anni ed ero un adolescente con la testa calda.
Era appena uscito l'album intitolato Q Disc di Lucio Dalla; era un pomeriggio di non ricordo quale domenica di chissà quale mese, un pomeriggio genovese trascorso a casa di mio zio, in compagnia di mio cugino Stefano, mio coetaneo e soprattutto compagno di 1000 avventure e 1001 disavventure, testa calda come e più di me. Allora bere era solo una marachella di due coglioncelli, non aveva ancora, forse, i connotati della "fuga" e tanto meno del vizio, era solo un modo per ribellarsi, a cosa e a chi forse non l'abbiamo mai scoperto.


Non conoscevo Lucio Dalla, ero troppo preso da altro genere musicale per dedicarmi a questa "roba commerciale".
Stefano tirò fuori l'lp e lo mise sul gira dischi.
Non ricordo bene se mi piacque o meno ma poco importa.


Oggi Lucio Dalla è morto.


Da quel pomeriggio la sua musica, che mai ascoltai con assiduo interesse, è per me legata a quei momenti, a quei ricordi. In seguito cominciai ad apprezzarlo per cullare la nostalgia che spesso mi attanaglia e in quei momenti alcune sue canzoni (o poesie? Mah...) erano e sono esattamente ciò che serviva, nel bene e nel male.


Dopo quel pomeriggio ogni volta che leggevo o sentivo pronunciare il nome Lucio Dalla oppure ogni volta che ascoltavo una sua canzone, il ricordo era ed è sempre lo stesso: quel pomeriggio a casa di Fefo!


Da oggi, entrambi non ci sono più.


Credo che per un artista sapere che le sue opere rappresentano per noi fan ricordi indelebili, sia un grande riconoscimento.


Mi piace dedicare loro questa canzone, quella che più volte ascoltammo io e Stefano, 30 anni or sono, quella che più mi colpì.


Ciao ragazzi, buona strada e grazie a entrambi.