domenica 16 ottobre 2011

Rugbyman

20 anni o quasi di rugby non passano senza lasciare un segno. Anzi, ne lasciano parecchi, sulla pelle, sulle ossa e soprattutto nel cuore.

Carlo Gobbi, giornalista de La Gazzetta dello Sport, dice "Non è un caso che in inglese non si dica rugby player, cioè giocatore di rugby, ma rugbyman, cioè rugbysta.". In questa frase c'è una grossa verità.
Un giocatore smette di essere tale nel momento in cui appende gli scarpini al chiodo ma non perde il titolo di  rugbysta! Rugbysti si resta per tutta la vita.

Tanta gente ben più qualificata di me, ha già spiegato il perchè di questa continuità, di questo matrimonio indissolubile che si crea tra questo gioco, il suo spirito, e i suoi interpreti, non sarò quindi io a tentare una nuova spiegazione.

E' indescrivibile il senso di orgoglio che ho provato oggi, 16 ottobre 2011, nel vedere mio figlio di nemmeno 5 anni stringere a se quella permalosa palla ovale e correre verso la meta....ho pianto di commozione.


Ha 5 anni, deve solo divertirsi, godersi all'aria aperta la
compagnia dei suoi compagni di squadra e io devo tenere a freno
la mia voglia di insegnargli quel poco che so.

Goditi questo sport piccolino mio, cresci coraggioso, non avere
paura dei colpi che prenderai, riuscirai sempre a rialzarti e se
non riuscirai a farlo da solo, sappi che ci sarà sempre qualcuno
che ti aiuterà a farlo, per poi ricominciare più forte e deciso
di prima; impara a sostenere gli altri e lascia che loro
sostengano te perchè solo vivendo e credendo nella squadra potrai
realizzarti come individuo.

Ecco il mio campioncino


Daje forte piccolino mio...

sabato 8 ottobre 2011

Revisione forcella

Bella giornata di sole, mi dedico alla forcella della mia Benelli 354 Sport II....il lungo restauro prosegue!
L'avevo abbandonata dopo aver svuotato gli steli dall'olio e aver riavvitato i tappi superiori, questa la situazione

Smonto la piastra di sterzo inferiore e sistemo i bulloni nella loro sede, così da non dimenticarmene la disposizione

Smonto gli steli e fotografo la disposizione dei pezzi, così da avere una sorta di spaccato.

 I para olio sono quattro, due per stelo ovviamente, della misura 42-32-7/9.
L'Ariete li ha a catalogo con codice ARI.011

lunedì 3 ottobre 2011

Resta libero

I Clash, me li facesti conoscere tu e da lì restarono una delle colonne sonore della mia, della nostra, inquieta gioventù.

Oggi mi è capitato di riascoltare questa....come non dedicartela!

Ciao bello.....resta libero!


Ci siamo incontrati quando andavamo a scuola
non abbiamo mai preso merda da nessuno, non eravamo matti
I prof dicevano che eravamo stupidi
noi ci stavamo solo divertendo
Abbiamo pisciato su tutti
In classe
Quando siamo stati buttati fuori sono uscito senza troppe preoccupazioni
alla fine volevamo andare a ballare
giu per Streatham sul bus

mi facevi sempre ridere

mi hai portato in brutte risse
mi hai insegnato il biliardo la notte
fumando mentolo

Mi esercitavo giornalmente nella mia camera
Tu eri giu tra la folla pianificanto la prossima mossa
facendo casino
hai pestato il tipo sbagliato
tutti per te i tre
anni a Brixton (NDR citta con un carcere)

Ho fatto del mio meglio per scrivere
Com'era Butlins? (NDR il carcere)
I secondini erano troppo duri?
quando uscirai
colpiremo la città
la bruceremo questa merda
in cenere

perché sono passati anni e le cose sono cambiate
e io in ogni caso mi muovo, voglio andare
non dimenticherò mai il sentimento che ho
quando sentirò che sei a casa
non scorderò mai il sorriso che avrò
perché sapevo dove volevi essere
e se sei in forma stanotte
Bevi qualcosa per me
Ma vacci piano.. passi leggeri.. resta libero