lunedì 27 febbraio 2012

2012 - 02 01 - Sabina Tuscia


Questo bel giretto inizia in uffico, durante una normale giornata lavorativa. Stipendio rubato? Ma no perchè?! Due chiacchiere durante la pausa caffè con un collega anche lui motociclista, il buon Flavio, titolare del blog di cui trovate il link qui a sinistra.
E' lui che mi suggerisce di visitare alcuni paesini che si riveleranno una bomboniera o se preferite una piacevolissima finestra sul passato.

Accendo la moto alle 8.36....ho le prove
sistemo la borsa da serbatoio con la consueta attrezzatura, cioè macchina fotografica e il mio fido iMate 747A+ che si occuperà di registrare ogni mio spostamento, e via....il benzinaio aspetta! Come vedete dalla foto, al momento non ho molta utonomia...

Espletata la formalità del rifornimento, come tutte le mattine mi butto sulla Roma-Fiumicino, oggi però l'umore è ben diverso. Arrivo sul raccordo anulare e mi dirigo a nord, percorrerò l'A1 sino a Ponzano Romano e da lì saranno strade tortuose e ricche di pace.

La prima meta è Casperia. Ne avevo sentito parlare ma mai l'avevo vista. Si rivela un piccolo e carinissimo borgo medioevale, arroccato su un cucuzzolo, con stradine scoscese e scalinate in pietra, sovrastato dal campanile della chiesa intitolato a San Giovanni Battista












Incontrare anima viva è impresa difficile, Casperia ispira pace e tranquillità, dove persino antichi e abbandonati mestieri hanno ancora ragion d'essere



Gironzolo per viuzze e piazzette, mi sento quasi un intruso, è talmente forte il senso di intimità che questo borgo trasmette che mi sento ospite in casa altrui.

Ancora qualche scatto, per portare a casa altre sensazioni e ricordi e poi proseguirò per il mio itinerario.







Lascio Casperia con un sorriso ebete e un pizzico di malinconia per un mondo che non c'è più e che era si meno globale ma probabilmente più sereno. Con andatura assai rilassata, ingrano le marce senza chiedere al mio bicilindrico nulla di più di uno spostamento, mi dirigo verso Rocchette, altro spettacolare borghetto suggeritomi da Flavio.




Eccola qua, vista dalla strada che le si avvicina da sud.





Individuo la porta d'ingresso al centro storico e mentre mi avvicino un tizio mi guarda un po' in cagnesco, convinto forse che intenda violare la pace di Rocchette accedendo al centro sul mio cavallo....d'acciaio.

Ovviamente non è così, parcheggio fuori dalle mura, non senza aver ricambiato l'occhiata di simpatia, gironzolo un pochetto ma il tizio mi ha un po' rovinato il gusto della scoperta e quindi chiave su on e premo start!








Si vabbè...però anche Rocchette è davvero carina, non trovate?

Una decina di km di belle curve, su una strada che mi godo a pieno anche se non è in perfette condizioni: non è la giornata da coltello fra i denti, oggi faccio il turista nel tempo, oggi viaggio con la fantasia e la mia moto è davvero un cavallo col quale mi sposto da un paesino all'altro.
10 km appunto e sono a Cottanello.
C'ero già stato ma mi era sfuggito l'eremo di San Cataldo...effetti collaterali della fretta!





Mi avventuro per l'ennesima scaletta in pietra (le mie gambe cominciano a protestare, la forma fisica dei 20 anni è decisamente lontana...20 anni, appunto!!) sperando di poter entrare.


Scoprirò di essere ospite indesiderato e quindi un paio di scatti al panorama e....ciao ciao eremo, beati coloro che furono tuoi ospiti.





















Altri 17 km di curve, percorse serenamente, avvolto nei miei pensieri, in questa atmosfera d'altri tempi che avvolge questa mattinata fuori porta, 17 km che mi portano a Greccio, passando da Contigliano.

Greccio, città (suvvia, non esageriamo: paese!) famoso per il presepe vivente; non vi racconto tutta la storia ma per chi ne avesse voglia qui può documentarsi.
Arrivo in piazza Roma che più o meno è mezzo giorno
e, ad essere onesti, comincio ad avvertire un certo languorino.
L'itinerario che ho deciso di compiere è ancora lungo e non so stimare quanto tempo mi servirà per portarlo a termine. Però sto negozietto di alimentari è una tentazione troppo forte. Entro. Ogni ben di Dio!!






Mi faccio fare un panino che è primo, secondo,  contorno e dolce insieme: spettacolare! Il tutto alla modica cifra di 3€. Lo ripongo nella borsa da serbatoio e decido di proseguire per fermarmi quando avrò più chiari i tempi necessari a compiere il percorso stabilito.  Ancora una foto alla chiesa, dedicata a San Michele Arcangelo, il cui campanile fu, a suo tempo, una delle 7 torri del castello e riparto!



Da Greccio, l'intento sarebbe quello di imboccare la SS79 per attraversare la Riserva Naturale dei Laghi Lungo e Ripasottile ma sono un testone e sbaglio strada: inforco la SS675 passando a ovest della riserva...pazienza! L'ho fatto apposta, per avere un ottima scusa per tornare da queste parti.


Passo da Colli sul Velino, Vignaletto, Rivodutri, Morro Reatino e arrivo a Labro. Quest'ultima non è meta cercata ma attira la mia attenzione e ditemi voi se ho ragione



















Da qua il giro cambio intento e quindi ritmo. Se sino ad ora ho cercato il passato, i suoi luoghi, i suoi stati d'animo, la sua dolce malinconia, adesso è arrivato il momento di fare un po' il cane arrabbiato. Seguo la SS79 (questa volta non sbaglio!) passo quindi sulle rive, o quasi, del Lago di Piediluco, quasi mi faccio bagnare dagli schizzi delle cascate delle Marmore e arrivo a Terni. Da qui percorro un breve tratto di E45 per uscire sulla SS3bis Via Tiberina che mi porterà sulla SP9 Montecastrilli-Amelia...e qui si compie il misfatto. Il ritmo si alza, la strada è pulita, per nulla trafficata e quindi, sempre rispettando quella Signora in bianco che è la riga di mezzeria, mi diverto un po'. Le curve si susseguono in rapida successione, sento le pedane grattare a terra, lo sguardo segue il punto di fuga che, come una stella polare, mi indica la via, la ruota posteriore morde l'asfalto in accelerazione, tirandomi fuori dalle curve e regalandomi quella sensazione a metà tra paura e pura libidine....wow! Che bella cosa l'equilibrio precario di una motocicletta!!!

Arrivo ad Amelia che ho un sorriso beota stampato in volto, mi sono divertito come un bimbo sulle giostre e adesso...ho fame!!!! Il mio panino è lì, un po' sballottato ma pronto a farsi sbranare. Lo scempio avviene nella piazzetta centrale di Amelia.

Sosta di mezz'ora circa e riprendo la SS205 alla volta di Guardea. Il cane arrabbiato è ancora in sella, la strada è ampia, pulita e povera di traffico, posso divertirmi senza correre rischi.
In località Ponte abbandono la 205 a favore della SP65, direzione Montefiascone quindi sud-ovest...il giro volge al termine...sigh! Ma c'è ancora da fare: pieghe e fotografie.
Arrivo a Bagnoregio, faccio riposare un po' le chiappette mentre gironzolo a piedi per fare due scatti













La verità vera? Il paesino non mi piace più di tanto, forse non ne ho trovato gli angoli migliori, fatto sta che preferisco tornare in sella.
Da qui in poi il giro è finito, psicologicamente finito; restano i km necessari a tornare a casa, dai miei angeli. Mi rilasso, la strada è ormai rettilinea, mi godo il frullare regolare del bicilindrico a V, mi lascio cullare dai pensieri mentre il sole spesso mi acceca: è pomeriggio inoltrato di metà febbraio, la direzione porta a ovest, punto verso la costa per poi prendere l'aurelia e quindi l'autostrada.

A Montefiascone non perdo l'occasione per un paio di scatti, questa volta il protagonista è il lago di Bolsena.









Proseguo verso sud e arrivo a Tuscania...quante volte sono passato da qui, per altri motivi, quante volte mi sono detto "dicono che Tuscania sia carina....", quante volte mi sono riproposto di tornarci con maggiore calma, quante volte non ho dato seguito all'intento, quante volte non facciamo un sacco di cose che poi rischiamo di non fare più???
 Eh ma stavolta non mi freghi, stavolta un giretto me lo faccio!

E sai che c'è?? Avevano ragione!
Tuscania ha il suo perchè.













Ormai il giro è davvero finito, c'è solo un nastro autostradale di 60km circa che mi separa da casa. Non saranno divertenti e tanto meno interessanti (anche perchè sto pezzo di strada credo d'averlo percorso migliaia di volte!) ma sarà bello stare in sella, ascoltare il vento che entra nel casco, ascoltare i miei pensieri che pianificano il prossimo futuro, motociclistico e non solo. Affiora qualche immagine del passato, questa valigia impossibile da svuotare ma soprattutto il sole alle spalle proietta la mia ombra sull'asfalto...la inseguo, ci gioco come fossi Peter Pan.

Che bella giornata è stata...peccato dover aspettare tanto tra un giro e l'altro ma che bella la prospettiva di sapere che un nuova occasione arriverà!

mercoledì 8 febbraio 2012

Il bello di....

Il bello di questo blog è che.....esiste senza esistere!

Internet è un universo così vasto che concede spazio a chiunque abbia voglia di occuparne una fetta senza però obbligarlo ad esserne protagonista.

Questo blog è qui, disponibile a chiunque ma chi mai ne avrà bisogno? Chi mai lo cercherà?

E il bello è proprio questo: c'è, esiste, ma non si vede e quindi....non c'è!

Fico eh?

martedì 7 febbraio 2012

Yamaha FZS 600 Fazer - 2000

Alcuni documenti che potrebbero tornare utili

Benelli

Questo Manuale d'officina è valido per i seguenti modelli Benelli

  • 350 4 cilindri (sia RS che Sport)
  • 500 4 cilindri
  • 750 6 cilindri