Raccontare questo giro non è semplice.
Potrei iniziare col fatto che sono salito in moto, proseguire con la consueta descrizione delle strade e magari del meteo (capriccioso ma tutto sommato benevolo), inframezzare raccontando l'immenso piacere che regala un buon panino a bordo strada.
Questo giro è stato tutto questo ma anche molto, ma davvero molto di più!
Il fatto insolito per un orsetto come me è che oggi non sono solo ma ho un compagno di viaggio, non uno qualunque ma colui che fu con me ai tempi della mia prima uscita seria in moto, colui che quasi mi convinse (non che abbia fatto molta fatica) a fare quella prima uscita, ne decise il percorso, i ritmi e la sosta pranzo.
Erano i tempi di una Yamaha FZS600 Fazer del 2000, presa usata per quattro soldi, senza abbigliamento tecnico adeguato ma con tanta voglia di fare km e non in rettilineo.
Il tizio che è con me oggi è colui che mi diede i primi consigli, il più importante dei quali fu "Mi raccomando, ognuno col proprio passo, senza cercare il confronto".
Capii il senso di questa frase e le ansie che dietro vi si nascondono quando toccò a me pronunciarla al neofita che stava per mettere in moto e seguire questa volta me, ormai esperto....almeno ai suoi occhi!
Da allora, da quel mio primo giro, sono passati anni, durante i quali io e Don Naked (così gli piace farsi chiamare sui vari forum tematici) abbiamo lavorato insieme; abitando entrambi verso il mare, abbiamo percorso spesso il raccordo anulare insieme, uno dietro l'altro, sotto tutti i tipi di condizione atmosferica (verso sud non piove mai....vero DN??); abbiamo fatto giri in moto, a volte io e lui da soli, altre con gruppi più o meno numerosi; abbiamo imparato a conoscere il modo in cui andiamo in moto, a fidarci l'uno dell'altro, a sapere che chi segue non farà mai nulla che possa mettere in difficoltà l'altro, chi precede cercherà sempre l'altro nello specchietto per avere la certezza che abbia percorso senza problemi quell'ultima curva.
Per uno come me parlare di amicizia non è semplice, quasi non la voglio ammettere....chissà poi perchè?!
I legami affettivi a volte si creano senza necessità di parole, senza nemmeno partecipare alla vita altrui, a volte, e questo è il caso, senza nemmeno frequentarsi più di tanto; succede però che, pur non vedendosi o sentendosi per tanto tempo, quando ci si trova insieme il tempo sembra non essere passato, sembra tutto uguale a quando ci si vedeva tutti i giorni, ci si aspettava per il pranzo o il caffè, ci si dava appuntamento alle moto per partire e tornare a casa....piccole cose quotidiane che fanno conoscere una persona, che insegnano a interpretarne i silenzi e gli umori senza necessità di chiedere nulla, a capirne e accettarne la riservatezza che la rende così simile a te.
Quando una persona così ti dice "voglio farmi un giro in moto, in solitaria", che siano i Pirenei (per lui) o il giro dietro casa (per me), non deve giustificarsi perchè l'altro sa cosa sta provando, quali emozioni va cercando.....ed è bello sapere che adesso è là, a godersi il suo momento.
A volte la vita ti costringe a lunghi periodi di difficoltà che ti allontanano dalle tue conoscenze e dalle tue passioni, sei così dedito a costruirti un futuro e a "portare a casa la pelle" che non ti resta tempo e voglia per null'altro. E' in questi momenti che ritrovarsi può fare un gran bene, può essere una boccata di profumatissima aria pura.
Questo giro è stato tutto questo ma anche molto, ma davvero molto di più!
I km percorsi alla fine saranno molti meno dei preventivati ma è stato assolutamente stupendo fermarsi su quel prato tra Livata e Jenne
o perdere più di un ora su quel muretto, in mezzo ad un tornante
a mangiare salame e formaggio e chiacchierare di moto, mogli, immaginare vite future, prendersi bonariamente in giro per un qualsiasi motivo.
Il panorama di cui si gode da quel punto
e il piacevolissimo tiepido sole non ci aiutano a riprendere il nostro tortuoso percorso...ci stiamo godendo questi momenti di relax
Alla fine arriveremo comunque alla spianata che sovrasta Vallepietra,
dove l'aria è talmente frizzante da farci pensare bene di rimettere in moto al più presto e tornare verso luoghi più miti.
L'ultima sosta è avvenuta in un area di servizio del raccordo dove con sguardi diretti e qualche imbarazzata parola ci siamo detti che la giornata è stata di immenso gradimento per entrambi, DN voleva anche comprarmi una scatola di baci perugina ma alla fine ci è sembrato decisamente troppo e ci siamo limitati ad una sana pacca sulle spalle!!