sabato 20 agosto 2011

Verniciatura motore

Eh si, c'è voluto un po' di tempo, parecchio tempo anzi, ma alla fine eccomi qua a raccontare della verniciatura
del motore del mio amato Benelli 354 Sport II.
Questo racconto non può che iniziare da lontano e da un sito, Anima Guzzista, sul quale ho fatto un incontro particolare, illuminante direi!

E che c'entrano le Guzzi con le Benelli????

Nel 1971 l'imprenditore italo-argentino Alejandro De Tomaso rileva Benelli (e MotoBi) salvamdola dal fallimento;
nel 1973 acquisisce anche Moto Guzzi, o meglio la Società Anonima Moto Guzzi.
Nel 1988 De Tomaso decide per la fusione dei due marchi, nasce così la  Guzzi-Benelli Moto (G.B.M. s.p.a.) che tale resterà sino al 1996, anno in cui la Finprogetti, società alla quale nel 1994 De Tomaso delega la gestione della G.B.M., decide di separare nuovamente i marchi.
Mandello del Lario e Pesaro: 400 km circa di distanza, uniti dalla produzione industriale di moto.
Quindi, nel 1985, anno di produzione del mio 354 Sport, Guzzi e Benelli erano praticamente la stessa cosa, condividevano progetti e quindi meccanica e altre diavolerie delle loro moto.

Anima Guzzista è quindi stato per me un infinito pozzo di informazioni, con tutti i suoi frequentatori, veri appassionati e conoscitori della storia e di quasi tutti i bulloni che concorrono a formare una Moto Guzzi.....e una Benelli!
Bene, al momento di verniciare il motore chiedo come reperire il codice colore, dove trovare la vernice, come verniciare....insomma tutte le informazioni e i mezzi necessari all'operazione.
E' in questa fase che per mia fortuna e sua disgrazia mi viene detto "Guarda, se hai bisogno di orientarti nel mondo dei colori e delle vernici, chiedi a Ticcio93, lui sa tutto....fidati".

Seeeee, e chi sarà mai sto Ticcio93, mi chiedo?

Vabbè, gli scrivo, gli spiego il problema e Ticcio si rivela competente ma soprattutto simpatico e disponibile, un toscanaccio di quelli veri, schietti, aperti al mondo con ottimismo....insomma una gran bella persona!
230 km separano casa sua dalla mia ma lui non fa una piega, aspetta che le ferie, sue  e dell'amata moglie abbiano inizio, mette l'aerografo in una sacca, 4 maglie, tutte immancabilmente griffate Moto Guzzi, nella borsa laterale, fa salire quella santa donna sul sedile posteriore, inforca la sua Moto Guzzi Stelvio e si fionda a casa mia con una missione: quel motore deve essere verniciato "a modino"...wow....ho trovato un pazzo!

Dopo tante mail e qualche telefonata dove lo torturo su sta vernice che non trovo, finalmente conosco di persona Ticcio93, all'anagrafe Simone; sono le 16 circa di lunedì 8 agosto.

Ci siamo sentiti e scritti per quasi due mesi ma un po' di imbarazzo è normale che ci sia; lo porto a casa mia, gli faccio vedere il posto un po' arrangiato dove faccio i miei lavoretti, due battute sulla manichetta per l'aria compressa che io non avevo e che lui mi ha suggerito di acquistare, gli offro una birretta (ha mai ammazzato nessuno e poi fa caldo!!): quale modo migliore di rompere il ghiaccio se non fare quattro chiacchiere su moto, motori, accessori e....colori!

Si perchè Simone al posto del sangue ha un arcobaleno, traspare la sua passione per questo argomento, ha gusto fine e occhio esperto per il dettaglio, dategli un compressore e un aerografo e lui vi colorerà il mondo e lo farà solo per il gusto di vedere un mondo più bello!!!

Alle 17 circa arriva anche il mio amichetto di scorribande, Giancarlo; chi è Giancarlo potete scoprirlo qui, in questa sede dirò solo che è un pezzo del mio essere motociclista, con lui si chiacchiera di vita, di moto, di come avvitare e svitare bulloni, di carburatori e di quale modifica sarebbe bello fare.
Ha solo un difetto: ha una BMW, una R1200GS...nessuno è perfetto!

Puliamo e sgrassiamo per l'ultima volta le superfici da verniciare, Simone mi suggerisce, senza alcuna presunzione o invadenza, come procedere e si decide per la verniciatura di tutto il motore tranne coperchio valvole e carter vari: quelli, come da suo suggerimento, li luciderò e subito dopo vernicerò con trasparente bicomponente.
Giancarlo fa domande, è curioso il tipo, vuole imparare!

Ecco Simone, ve lo presento, intento a caricare la sua arma e a spiegarci come fare un buon lavoro


Il motore è sistemato sull'auto-costruito sciupa soldi, Ticcio sicuramente ha mai lavorato in un luogo così improvvisato,


io mi sento quasi in imbarazzo, ma lui non fa una piega, gira attorno al motore, lo osserva con attenzione, spruzza vernice con precisione chirurgica, un altro giro, altro sgurdo e altra spruzzatina...poveraccio, gli tocca pure fare ginnastica!


A lui piace fare queste cose, si vede che lo fa con passione, ci tiene che il risultato sia un bel lavoro....e io mi rassereno un pochetto.
Per l'ennesima volta si improvvisa: serve un supporto adatto alla verniciatura di pezzi piccoli, è infatti la volta della coppa dell'olio e anche questa viene amorevolmente curata da Simone-Ticcio93

Alle 18 Giancarlo va via, ha un impegno con Manuela, la compagna, ma torneranno entrambi all'ora di cena:
se c'è da mettere le gambe sotto il tavolo è là che lo trovate!!

Sono le 19, Simone ha finito di farmi questo infinito favore, torna in albergo a fare una doccia e a prendere Simonetta, la moglie.
Io recluto i mie due figli che vogliono aiutarmi (dicono loro....a me pare che facciano solo un gran casino!) ad accendere il barbecue: stasera si va di verdure (mia moglie è vegetariana) e carne (io no!!) alla griglia!

La serata è un po' "invasa" dall'euforia dei miei due nanetti che tormentano Simonetta per la sua pronuncia toscana (mia figlia si chiama Veronica, ma per i due toscanacci lei è Veroniha e questo incuriosisce i bimbi); la poveretta si dimostra degna compagna di sto mito dall'anima guzzista e dedica parecchio tempo alle due pesti, sempre con molta naturalezza, bontà e umanità. Manuela, per passione artigiana di monili e non solo in vetro, risponde alle domande di Veronica...appassionata infilatrice di perline per fare collanine da spiaggia!

La serata scorre serena, chiacchiere di moto, di Guzzi, BMW e Benelli, di c aspirate, qualche "storia di vita", del colorato (manco a dirlo!) mondo guzzista, un bicchiere (....forse erano due o tre!) di vino e siamo a mezzanotte passata, così....in un batter d'occhio.
Manuela ha sonno....sempre le donne a rompere, sempre sul più bello, e quindi loro vanno a casa.
Il motore è li appeso, ad asciugare, Simone mi dice "prima di andare a dormire, prendi il phon e dagli una scaldata, senza esagerare, appena appena", lo vedo quasi preoccupato che io possa rovinargli il lavoro col mio intervento.

Ciao e a domani.

Martedì 9 mattina io sono al lavoro, Simone e Simonetta (che burlone il destino) fanno un po' i turisti a Ostia antica, l'antico porto di Roma.
Nel pomeriggio, mentre Simonetta gode del relax offerto dalla piscina dell'albergo, io e Simone, Giancarlo purtroppo non è dei nostri, andiamo a fare un giro in moto, a Bracciano e Anguillara Sabazia; pochi km, in pieno relax; un bar sulle riva del lago, quattro chiacchiere davanti ad una birra e un gelato.
Così come il bicilindrico delle sue Guzzi (Stelvio e l'amata V11), quest'uomo emana vibrazioni di umanità che è impossibile non percepire.
Prima di mettere in moto per il ritorno mi dice "Oh, se vuoi prendi pure la mia"...come rifiutare!
E così mi sparo anche sti 70Km sulla Moto Guzzi Stelvio 1200....che giornata!

Altra serata in giardino, con la tavola apparecchiata in modo semplice ma ben piena di cibarie e bevande....devo in qualche modo dirgli grazie, no?! Mia moglie alza bandiera bianca poco prima dell'una, s'è data da fare per organizzare la cena mentre io motociclettavo....grazie piccolé! Alle due di notte io Simone e sua moglie siamo ancora in giardino a guardare le foto delle loro scorribande Guzziste, in compagnia di loschi figuri su California, Nevada e vibranti arnesi simili! Capisco una cosa: dentro una Guzzi c'è il cuore di chi la possiede!
Scopro insomma un altro aspetto del variegato mondo del motociclismo e ne rimango affascinato.

E' mercoledì mattina, passo all'albergo a riportare una giacca (ovviamente con aquila sulla spalla) che Ticcio93 ha dimenticato a casa mia, saluto lui e sua moglie Simonetta perchè stamattina tornano a casa, lasciano il mio motore in questa splendida situazione



e io sono in uno strano stato d'animo: malinconico ma sorridente, sorridente dentro.
Simone trova il tempo di regalarmi una sua polo, ovviamente griffata Moto Guzzi, con immensa aquila sulla schiena ma il vero regalo che mi hanno fatto questi due ragazzi, con la loro umanità e il loro affiatamento come coppia, non è certo questo e nemmeno un motore nuovo fiammante.

In questo mondo che di globale ha solo i consumi, che ci relega all'interno di complesse regole per relazionarci col prossimo, è bello trovare gente che sa comunicare umanità nel modo più semplice e naturale possibile: un sorriso!
L'ultimo regalo è l'avermi fatto capire che il mondo delle Moto Guzzi è uno stupendo mondo a se, che non sono le moto ad avere un anima (come si suol dire) ma che sono in grado di accogliere la nostra anima, sposandosi col nostro modo di essere.
Si, adesso è una Guzzi che voglio (per la gioia di mia moglie!!) e quindi ora sono due le persone cui devo qualcosa motociclisticamente parlando.

E adesso, due note tecniche sullo svolgimento del lavoro.
La vernice utilizzata è della Motip Duplicolor, il codice colore RAL è il 690; si tratta di uno smalto siliconico resistente a temperature sino a 600° che per l'esterno di un motore è decisamente sufficiente. Le bombolette spray si trovano facilmente anche in ferramenta, il maledetto barattolo da 0,750 per verniciare a spruzzo è più complicato. Io, a Roma, c'ho rinunciato, l'ha comprata Ticcio a Grosseto (altro grazie!!) dal suo pusher di fiducia. La Motip, ditta tedesca credo, ha una sede a Cusago (MI), ora che lo so proverò a cercare un rivenditore su Roma.
Perchè, se si trova in bomboletta, sbattersi tanto a trovare quella da usare a spruzzo? Perchè in una bomboletta da 450cc sono presenti si e no 200 cc di vernice, il resto è fatto di additivi che facilitano l'erogazione e la nebulizzazione tramite bomboletta che certo non raggiunge la pressione in uscita di 2,5/3 bar del compressore; la bomboletta quindi non è in grado di raggiungere uno spessore adeguato, a meno di utilizzarne 3 o 4, in più passate: sarebbe sconveniente anche da un punto di vista economico! Lo smalto viene fornito pronto all'uso quindi non è necessario diluirlo.

L'ugello utilizzato è stato da 1,3mm; compressore regolato a 3 bar. Pistola utilizzata Asturo ma la marca poco importa purchè sia di discreta qualità, la differenza sta nell'ugello.

Immediatamente prima di verniciare, abbiamo pulito e sgrassato per l'ultima volta con una bomba chimica fatta di 50% di petrolio bianco e 50% di diluente nitro, steso a pennello. Infine, per rimuovere residui di prodotto e tracce di ossidazione una bella passata con aceto bianco da cucina; asciugato il tutto con aria compressa e infine......VERNICIATO!

mercoledì 10 agosto 2011

Diventerò mai grande?

Questa piccola riflessione nasce da uno stato d'animo generato da questo video....guardalo se ne hai voglia.
 

Fatto? Ok.

Molti appassionati di motociclismo, o meglio di moto turismo, conoscono questo ragazzo, Gionata Nencini. Spesso guardo il suo sito per seguire gli sviluppi dei suoi viaggi.

Premesso che oltre a stimarlo lo considero un gran "furbastro", il sentimento che sorge in me è di....preclusione?!
Tutto ciò che Gionata racconta come semplice da realizzare a me è precluso. Vorrei non fosse così ma quando sei immerso sino al collo nella "vita quotidiana" fatta di lavoro (un male necessario), figli, bollette e quant'altro...beh, resta poco tempo anche per la fantasia.


Alla fine ti rendi conto che in funzione della famiglia e della sua serenità rinunci a molte cose abbandonando ogni idea, limitandoti a guardare di sera i filmati di Gionata su internet, a leggere i libri di Giorgio Bettinelli e di Italo Barazzutti e ti arrendi all'evidenza che oramai hai 42 anni e la tua grande occasione, quella avuta a 20, non l'hai colta e non tornerà più.


So perfettamente che i miei doveri oggi sono quelli che derivano dalla scelta consapevole di diventare padre, domani saranno quelli di figlio, i miei genitori hanno 73 anni, stanno una favola ma per quanto sarà così? Presto dovrò dedicare loro il mio tempo; dopo domani saranno quelli di nonno e/o padre, immagino i miei figli sposati e presi dalla vita "normale" proprio come sono preso adesso io: farà comodo e a volte sarà indispensabile una mano da parte mia a gestire la loro famiglia.


Guardo avanti e vedo poco tempo, sento la vita scorrere via senza avere la possibilità di fare ciò che desidero.

La domanda che mi faccio è: ma quando diventerò grande? Dove per grande intendo privo di responsabilità e quindi libero di "andare". Mi risponde Eugenio Finardi in una stupenda canzone dedicata al padre, quando dice "la teoria della libertà, nella pratica è responsabilità".



In definitiva si può dire che la vita è vissuta in avanti ma capita all'indietro e che noi siamo un mondo in evoluzione, il nostro volere muta man mano che approfondiamo la conoscenza di noi stessi.